El Grande Muchacho - Gli avvenimenti più significativi degli ultimi 20 giorni

 

 

EL GRANDE MUCHACHO ovvero come sdrammatizzare il calcio.

LIBERI DOPO 203 GIORNI di USCIRE DALLA CASA DEL "EL GRANDE MUCHACHO" che corrisponde alla matematica certezza della SALVEZZA.

Ma andiamo con ordine e rispolveriamo questi ultimi 8 giorni:

Domenica 01 Aprile - 196° giorno.

Ore 15.00
Era il giorno dei pesci d'aprile e noi speravamo di poterlo regalarlo ai cari amici della PIANORESE ma...

Ore 16.00
Si inizia con una buona padronanza del campo tanto che, i non addetti ai lavori, stentano a capire chi è terzo in classifica. "Strana la vita". Ma noi siamo consapevoli della differenza di punti in classifica e dell'opportunità che ha a disposizione il nostro avversario di turno di agganciare in classifica i nostri benamati cugini di città, i Mortizzuolesi, e disputare un finale di campionato da brivido, quindi stavamo solamente cercando di domare un leone in gabbia, ben consci che prima o poi avrebbe potuto azzannarci.

Ore 16.45
Alla conclusione del primo tempo dimostriamo di poter tenere in apprensione l'avversario o, per meglio dire, domare il leone e, con molto rammarico, il pensiero va alla nostra sgangherata classifica.

Ore 17.00
Rientriamo nella gabbia.

Ore 17.25
E' arrivata la zampata e finisce, come spesso è accaduto in questa stagione calcistica, che entriamo nella solita situazione di catalessi o di COMA profondo, come dir si voglia, e l'avversario "PIANORESE", ci stende in modo definitivo con un gollonzo. E' solamente riascoltando i migliori brani musicali di ORIETTA BERTI, NICOLA DI BARI e MAL con "Furia cavallo del West" che ci permettono di riprendere conoscenza, dopo diverse ore ma, logicamente, nel frattempo l'arbitro non solo ha già fischiato la fine dell'incontro, ma ha anche già fatto la doccia si è tutto profumato, è addirittura arrivato a casa e, davanti al televisore, ha preso a smanettare con il telecomando tra i canali per vedere e ascoltare le ultime notizie sulla prognosi riservata della nostra squadra.

Mercoledì 4 Aprile - 200° Giorno

Ore 22.17
Dopo 200 giorni, entra nel confessionale niente popò di meno che Mister Sacchi.

Sabato 7 Aprile - 203° Giorno

Ore 12.44

Ultimo allenamento prima dello scontro salvezza: la tensione è alta, le combinazioni sulla carta della 13^ giornata possono essere veramente tante (questa squadra è senz'altro sconfitta; un pareggio di questa altra ci fa sperare di …; una vittoria di questa ultima più la concomitanza di … ci permetterebbe di star tranquilli ma se vince…) Spiegato tutto ciò minuziosamente, quello che conta è andare a Vado portare a casa i tre punti e poi chi se ne frega! Ci penseranno gli altri (Serra, Casteldebole, Concordia) E forse questa è la tesi che, bene o male, sposano tutti.

Domenica 8 Aprile - 204° Giorno (e, se può contare, ricorrenza delle Palme)

Ore 14.30

Ci presentiamo a Vado con il camioncino di PINO, generosamente prestato per l'occorrenza (grazie Pino: sei sempre nei nostri cuori) pieno colmo di rametti d'ULIVO e, per la par condicio esclamiamo a nostri amici-nemici di Vado "Acconsentite di potervi donare questi rami d'ulivo in segno di pace". Alcuni l'accettano per esporlo sull'uscio di casa o come trofeo personale; altri lo prendono e incominciano a rincorrere il donatore usandoglielo sulla schiena a mo' di frustino sadomaso.

Ore 15.08
La situazione, nonostante il nostro gesto di pace, è come il cielo: cupo, con nuvole minacciose colme d'acqua che non promettano niente di buono.

Ore 16.00
L'Uomo Del Monte da Imola, Signor Arbitro (voto finale 6.5), esclama "SI" e, con un fischio alla Trapp, dà l'inizio alla raccolta.

Ore 16.02
Per non perdere tempo, vista la situazione climatica che potrebbe (veramente!) precipitare da un momento all'altro, rovinandoci l'intero raccolto della stagione, cosa facciamo? Angolo di Molinari, inzuccata del bomberissimo Gibertini e palla nel sacco. E con il "famoso" detto "Lassa pur che a piova adess!" ci portiamo repentinamente a 1 a 0 per noi e palla al centro.

Ore 16.45
Tra lampi, tuoni, saette e grandine non riusciamo a raccogliere nient'altro e ci rifocilliamo con il nostro misero raccolto nella barchessa-spogliatoio.

Ore 17.10
Sale in cattedra, dopo 10 minuti dal fischio d'inizio della seconda frazione di gioco, il Molly che, senza confronti con nessun campione al mondo, batte una punizione da 30 metri che svernicia perfettamente palo e traversa in contemporanea; mentre inesorabile il pallone si infila nel sette della porta, sono in molti a richiedere di poter far rientrare d'ufficio il MOLLY in qualche raccolta di figurine PANINI.

Ore 17.20
Giunge la notizia, via piccione viaggiatore, che Cornia (mondo cane) ha portato in vantaggio il Serra e quindi non si festeggia; anzi, si complicano ulteriormente le cose in classifica.

Ore 17.21
Fulminea decisione presa all'unanimità: abbiamo tirato il collo al piccione che ci ha portato la notizia da Fabbrico.


Ore 17.30
Dobbiamo ricordare che, nel frattempo, i nostri avversari, i Vadesi, ci hanno impensierito in diverse occasioni, se non addirittura fatto cag…. sotto tutta la nostra retrovia: ma oggi, l'acqua e la grandine, tengono ben sveglie le nostre menti e non sbagliamo veramente nulla.


Ore 17.35
Altro piccione viaggiatore in arrivo da Fabbrico e questa volta, l'aspetto mesto e impaurito di quest'ultimo, è per noi molto più rassicurante. Staccato il messaggio dalla zampetta c'è un'esplosione di felicità: SEMERARO, "punteros" del Fabbrico, ha pareggiato con il SERRA. Tripudio in tribuna, perché sarebbe la certezza matematica della salvezza. Logicamente però, incominciano tutti a tenersi ben strette le palle. Ah! E' molto importante sottolineare che, per non far differenze, anche questo piccione viene ammazzato, ma questa volta per imbalsamarlo e conservarlo come porta fortuna. Si spera.


Ore 17.37
Da 12 minuti è uscito il Molly che aveva un appuntamento dal fotografo per la foto da portare alla Panini ed è stato sostituito dal rientrante, dopo mesi di infortunio, RUGGIO che, messosi nei panni di Molinari, si scatena come un toro in un'arena e scartando tre avversari, lascia partire dal limite dell'area un siluretto che sorprende il portierino della Vadese, mettendo il sigillo DOC sul raccolto. 3 a 0 e solita palla al centro.


Ore 17.45
Con il fischio del signor Del Monte più la solita esclamazione "SI" c'è il tripudio per la conferma del pari tra Fabbrico e Serra.
E' fatta!

Siamo liberi!

Liberi di uscire dal nostro racconto ironico del EL GRANDE MUCHACHO, tratto dalle ceneri del più famoso programma IL GRANDE FRATELLO, che ha cercato di raccontare in modo ironico questa STORICA avventura del calcio MEDOLLESE.

Inutile proseguire con date, ore, minuti; una sola rimarrà nelle nostri menti: 8 APRILE 2001 ore 17.45. SALVI! Ovvero abbiamo staccato il biglietto per un'altra stagione nel campionato di PROMOZIONE.


Molti i ringraziamenti e i saluti da fare.
Il primo ringraziamento su tutti va ai nostri numerosi sostenitori che in questi anni ci hanno sempre incitato e incoraggiato, sia in casa che in trasferta; a seguire gli sponsor e gli inserzionisti che, con il loro contributo, ci hanno permesso di raggiungere questo risultato storico per la nostra comunità di 5000 anime.
A tutto lo staff della prima squadra (senza citare nessuno per non dimenticare qualcuno o per non mettere un nome prima di un altro), tutti meritevoli in eguale misura dello stesso riconoscimento.
Agli atleti: attori protagonisti di questo meraviglioso film, sia nel bene che nel male.
Beh! Permettetemi di rivolgere un ringraziamento particolare a Mister Sacchi che a due giornate dalla fine del campionato, ha saputo con la sua attenta ed intelligente regia condurre in porto un obbiettivo che a dire il vero stava per diventare un sogno.

E' anche il momento degli addii, le cose non possono durare in eterno e forse a volte è meglio mollare prima di perdere la credibilità, per mettersi in discussione e lasciare spazio a coloro che possono portare nuove idee, cariche di rinnovamento e nuovi stimoli. L'abbandono senza ombra di ripensamenti è riferito al D.G. Cavicchioli che dopo aver vissuto sulla sua pelle l'onta della retrocessione in 2^ categoria dà l'addio al calcio Medollese, sicuro di lasciare un testimone a un gruppo di persone volonterose che proseguiranno con quegli stimoli che li hanno sempre contraddistinti in questi ultimi decenni.

Grazie di cuore a tutti, forse un po' meno a quella fetta politica del paese che non ha saputo valorizzare - e ancora oggi continua a non capirlo, quanto sacrificio e impegno occorra per fare dello sport sano, anche se "solo" al nostro livello; ma non importa: dalla vita non si può aver tutto, e in ogni caso, grazie anche a loro.